Tutte le info per gite, passeggiate escursioni immersi nella natura e nelle bellezze del nostro territorio
Ricette, preparazioni, piatti tipici, tradizionali: il piacere di scoprire, riscoprire e condividere i sapori che raccontano la nostra storia.
Le eccellenze del territorio presentate attraverso il racconto delle loro origini e del loro contesto per apprezzarle al meglio.
Dove andare, cosa vedere, dove mangiare, dove trovare i prodotti tipici: i consigli per una perfetta gita tra montagne, valli e laghi nel rispetto dell'ambiente e di un turismo sostenibile
Ristoranti e locali tipici dove tradizione e creatività culinaria si sposano per esaltare la qualità dei prodotti locali e creare esperienze di degustazione.
La ricettività, i B&B, gli agriturismo e tutte le strutture di accoglienza di un territorio che fa del turismo una delle sue risorse più importanti.
EATSUBRIA è una realtà editoriale che opera attraverso un portale web e canali social per offrire al pubblico contenuti selezionati, divulgare valori, notizie, approfondimenti e informazioni su prodotti tipici, produttori storici e d'eccellenza del territorio.
La definizione del territorio, parte della zona del nord Italia, che per storia e cultura comune viene chiamata "Regione Insubrica"
Prodotti e produttori in primo piano tra le tante eccellenze presenti in un territorio ricco di prodotti e capacità imprenditoriali
Itinerari e mete selezionati per gite e passeggiate tra storia, cultura, tradizioni e natura
EATSUBRIA è il punto di riferimento scoprire e riscoprire i sapori e i luoghi che meglio rappresentano il territorio dell'Insubria. Con le nostre attività editoriali vogliamo presentare e divulgare il patrimonio enogastromonimo, turistico, culturale e produttivo.
Dal territorio alla tavola: ricette originali proposte da Eatsubria
Le eccellenze enogastronomiche del territorio, selezionate da Eatsubria
I piatti e le preparazioni della tradizione selezionati da Eatsubria
Alcuni dei produttori e rivenditori dove trovare i prodotti proposti
Aggiornamenti dal territorio
Gli amaretti di Gallarate hanno ottenuto il marchio Pat. L’annuncio è stato dato il 5 aprile, dai sei produttori che vendono il dolce tipico della città da ora con il “bollino blu”, certificazione di Prodotto agroalimentare tipico.
A Gallarate, i veri Amaretti si possono trovare da Pagani, nelle tre pasticcerie Bianchi, da Gnocchi e al Forno Salmini. «E’ il prodotto identitario della nostra città: sono felice di vedere il risultato di un’iniziativa nata nei pochi mesi in cui ho avuto la delega al Marketing territoriale di Gallarate», spiega l’assessore regionale alla Cultura Francesca Caruso. «I gallaratesi donano sempre i loro amaretti a chi arriva da fuori: sono il nostro simbolo», aggiunge il vicesindaco Rocco Longobardi. Presenti alla cerimonia insieme ai pasticceri locali anche il presidente del consiglio comunale Marco Colombo e Alessandro Frisoli del Dipartimento Commercio e Urbanistica FdI Gallarate.
I Prodotti agroalimentari tipici sono soltanto 13 in Lombardia e da ora 2 in provincia di Varese, visto che gli Amaretti di Gallarate si vanno ad aggiungere ai Brutti e buoni di Gavirate. Il riconoscimento Pat è assegnato dalla regione a cui appartiene il prodotto, e non dall’Unione Europea come nel caso di Dop e Igp. I Pat si dividono in categorie e se un prodotto appartiene a una di queste, è più antico di 25 anni ed è legato profondamente al territorio può essere iscritto nell’elenco e ottenere un riconoscimento tramite la regione di appartenenza.
Fonte: Malpensa24.it
BROLO è un paese di 357 abitanti che si affaccia sul Lago d’Orta, in provincia di Verbania. È un luogo particolare perchè è... il paese dei gatti! Sono rappresentati sui tetti delle case, sulle mattonelle dei numeri civici, a decoro delle facciate, nelle piazze e in ogni strada del paese. Ma nel borgo ci sono anche gatti veri: spuntano dalle finestre delle case, dai davanzali, molti passeggiano nelle vie, sono liberi e vengono curati dagli abitanti del luogo. Tutto ebbe inizio nel 1756 quando Brolo chiese al vicino paese di Nonio, di potersi separare dalla Parrocchia di San Biagio provvedendo a tutte le spese. I vicini, scettici, coniarono il motto: “Quand al vien parrocchia Brol, al ratt a metrà su ul friol” e cioè “quando a Brolo ci sarà la parrocchia il topo si metterà il mantello”. Ma furono smentiti dall'impegno dei "brolesi" che oltre a costruire la loro chiesa, scacciarono tutti i topi che effettivamente infestavano il paese e nel 1767 il motto divenne “È stata fatta la parrocchia a Brolo ed il ratto ha messo il mantello”. La leggenda dice a suggello dell'opera venne inchiodato sulla porta di una delle autorità di Nonio un piccolo topo con addosso un mantello a significare che i gatti, gli abitanti di Brolo, avevano cacciato i topi con il mantello, alludendo agli abitanti di Nonio. Ogni anno sono molti i visitatori che vengono in questo borgo e ancora oggi gli abitanti del paese sono orgogliosi di questa loro tradizione ed esibiscono con orgoglio il loro amore per i gatti.
Vuoi visitare il paese di Brolo, in provincia di Verbania, sul Lago d'Orta? Segui la mappa per raggiungerlo
Redazione Eatsubria
La Ferrovia Retica è una delle linee ferroviarie più suggestive al mondo, capolavoro ingegneristico e patrimonio mondiale dell’Unesco dal 2008. È la tratta ferroviaria più alta delle Alpi, arrivando a sfiorare i 2250 metri, ed è una delle ferrovie non a cremagliera più ripide del mondo con pendenze che raggiungono anche il 7 per cento! Il TRENINO ROSSO del BERNINA attraversa le Alpi lungo un percorso di 60 km offrendo ai viaggiatori scenari fantastici. Salire sulle sue comode carrozze panoramiche è un’esperienza unica:permette di godere di uno spettacolo incredibile, e regala fantastiche emozioni in ogni stagione dell’anno. Nel suo viaggio da TIRANO a St. MORITZ sia d’estate che d’inverno, il Trenino Rosso del Bernina attraversa alcuni dei paesaggi più suggestivi al mondo passando tra prati verdi e tra gli imponenti ghiacciai del Bernina, costeggiando laghi e fiumi da fiaba. Lungo il percorso è possibile scendere dal treno e scoprire i caratteristici paesini o fare passeggiate fra le Alpi svizzere grazie a numerosi itinerari ben segnalati e risalire quindi per proseguire sino a St. Moritz o per rientrare a Tirano. Da fare almeno una volta nella vita!
Visita il sito ufficiale del Trenino Rosso del Bernina: Sito Ufficiale
Per prenotare direttamente il trenino, collegati a questa pagina ufficiale: Prenotazioni
Redazione Eatsubria
Da Castiglione Olona, appena a sud di Varese, parte la pista ciclopedonale della Valle Olona che si estende per circa 20 chilometri sino a Castellanza costeggiando l'antica Ferrovia della Valmorea e il fiume Olona. Passeggiare lungo questo facile e pianeggiante percorso è un'ottima opportunità per scoprire tante ricchezze storiche e artistiche del territorio, a partire proprio da Castiglione Olona, antico borgo ricco di testimonianze, un raro e prezioso scrigno d’arte lungo il corso del fiume Olona. L’origine di Castiglione Olona risale attorno all’anno 400 quando, secondo la leggenda, le truppe del generale romano Stilicone fondarono qui un accampamento, sui resti del quale nacque poi il borgo. Ecco perchè molti ritengono che il nome di Castiglione derivi dal latino “Castrum Legionis”. Dopo il passaggio delle truppe romane, vi fu quello dei Longobardi ed infine, attorno all’anno 1000, il territorio divenne possedimento della nobile famiglia milanese dei Castiglioni. Nel 1350 nasce Branda Castiglioni, futuro Cardinale. A lui Castiglione Olona deve la sua fama e la sua bellezza. Divenuto tra i personaggi più importanti ed influenti del suo tempo, da Cardinale decise ed attuò la trasformazione del borgo, costruendo palazzi e chiese degni di una grande città, coinvolgendo i più rinomati artisti ed architetti dell’epoca. Così il borgo divenne un esempio di piccola città rinascimentale che rispecchiava i canoni architettonici della città ideale, tanto che molti secoli più tardi Gabriele d’Annunzio definì Castiglione Olona “l’isola di Toscana il Lombardia”.
Redazione Eatsubria
Aiuti per produzione integrata, minime lavorazioni del terreno, gestione di prati e pascoli, riduzione degli agrofarmaci. Domande entro il 15 maggio 2024 Apre martedì 30 aprile il bando Csr della Regione Lombardia che mette a disposizione delle aziende agricole 18,5 milioni di euro per finanziare interventi agroambientali nell'ambito della Pac 2023-2027. Le domande potranno essere presentate fino al 15 maggio 2024 e i finanziamenti saranno attivati per le seguenti azioni:
SRA01: produzione integrata;
SRA03: tecniche di lavorazione ridotta dei suoli;
SRA06: cover crop;
SRA08: gestione dei prati e dei pascoli permanenti;
SRA10: gestione attiva infrastrutture ecologiche;
SRA14: allevatori custodi dell'agrobiodiversità;
SRA19: riduzione impiego fitofarmaci;
SRA22: impegni specifici risaie;
SRA29: pagamento al fine di adottare e mantenere pratiche e metodi di produzione biologica.
Il bando è stato ideato per avere il massimo livello di flessibilità - informa la Regione con una nota - introducendo diversi elementi di semplificazione, grazie anche a un confronto diretto con i rappresentanti del mondo agricolo.
Aumentati gli interventi
«Vogliamo promuovere l'introduzione e il mantenimento di pratiche agricole a basso impatto ambientale – dichiara l'assessore regionale all'Agricoltura Alessandro Beduschi – proponendo modelli produttivi più attenti a un uso sostenibile delle risorse come l'acqua e il suolo, salvaguardando la biodiversità, valorizzando il paesaggio agrario e favorendo la conservazione di razze animali autoctone».
«Con questo bando – prosegue l'assessore – abbiamo scelto di ampliare, rispetto allo scorso anno, il numero di interventi, attivando quelli dedicati alla produzione integrata, alla gestione attiva delle infrastrutture ecologiche, alla riduzione dell'impiego di fitofarmaci, oltre ad inserire una nuova azione sulle risaie. Una scelta che assume una grande rilevanza strategica in un contesto di agricoltura professionale come quello lombardo».
Redazione "Terra e Vita" - Aprile 2024
Aziende, Enti, Associazioni e Imprese che sostengono il nostro progetto editoriale