Speciale Funghi 2025

Si chiude la stagione dei funghi 2025

«Quest’anno di funghi pochi…» — «Macché, io ne ho trovati tantissimi!»

È la solita diatriba autunnale tra i cercatori dell’Insubria. La verità, come sempre, sta nel mezzo: il 2025 è stato un anno irregolare per la crescita dei funghi, con un inizio promettente a fine agosto seguito da settimane più asciutte che hanno limitato la fruttificazione nei boschi a quote medio-basse.

🌦️ Andamento stagionale

Secondo i dati pluviometrici regionali (ARPA Lombardia e MeteoSvizzera), tra settembre e ottobre le precipitazioni sono state inferiori alla media 2010-2020 del 18-25 %, con differenze marcate tra ovest e est Insubria. Le zone più produttive si sono rivelate i versanti umidi e ombreggiati del Ceresio e del Lario orientale, oltre alle vallate del Luinese e della Val d’Intelvi, dove l’umidità del sottobosco ha favorito la comparsa dei Boletus edulis (porcini) fino alla seconda decade di ottobre.

🍄 Specie più diffuse nel 2025
  • Boletus edulis e Boletus aestivalis nei boschi di faggio e castagno tra 700 e 1 200 m.
  • Leccinum scabrum (porcinello grigio) in zone di betulle e radure umide del Varesotto.
  • Armillaria mellea (chiodino) abbondante da fine ottobre nei boschi di robinia e querce del basso Ticino.
  • Russula cyanoxantha, Cantharellus cibarius e Amanita rubescens ancora presenti in aree collinari e ticinesi.

📍 Alcune delle zone di maggiore interesse micologico nell’Insubria
  • Valganna e Campo dei Fiori (VA) – substrato calcareo e boschi misti, ottimi per porcini e russole.
  • Val d’Intelvi (CO) – boschi di faggio e abete con microclima stabile, stagione lunga fino a inizio novembre.
  • Val Cavargna e Alpe di Colonno (CO) – suoli acidi e ottima esposizione nord-ovest per porcini e finferli.
  • Val Taleggio e Valsassina (LC) – produttività costante negli anni, in particolare tra Moggio e Culmine di San Pietro.
  • Alta Val Vigezzo e Valle Antigorio (VCO) – funghi di pregio anche in tarda stagione grazie alle escursioni termiche contenute.

📊 Un confronto con gli anni precedenti

Secondo i rilevamenti delle associazioni micologiche lombarde, il 2025 ha registrato circa il 60 % del raccolto medio rispetto al biennio 2022-2023, penalizzato da un settembre più secco e caldo di circa +1,4 °C rispetto alla norma. Tuttavia la qualità dei carpofori è risultata elevata: funghi compatti, con meno infestazioni larvali, segno di un terreno sano e di una crescita più lenta ma regolare.

⚠️ Ricordiamo infine che in molti comuni dell’Insubria (in particolare nel Parco del Ticino, nel Parco Campo dei Fiori e nelle aree protette lombarde) la raccolta è soggetta a tesserino e limiti giornalieri. È sempre consigliato consultare i regolamenti locali e rispettare le quantità consentite (di norma 3 kg a persona al giorno).

🍂 Con novembre alle porte, la stagione volge al termine: resta qualche settimana utile nelle zone più alte e umide, ma la maggior parte dei micologi concorda — i porcini stanno per “chiudere” la loro annata.

Il bosco però non dorme mai: sotto le foglie cadute, il micelio continua a lavorare… e prepara già la stagione 2026.