«Quest’anno di funghi pochi…» — «Macché, io ne ho trovati tantissimi!»
Secondo i dati pluviometrici regionali (ARPA Lombardia e MeteoSvizzera), tra settembre e ottobre le precipitazioni sono state inferiori alla media 2010-2020 del 18-25 %, con differenze marcate tra ovest e est Insubria. Le zone più produttive si sono rivelate i versanti umidi e ombreggiati del Ceresio e del Lario orientale, oltre alle vallate del Luinese e della Val d’Intelvi, dove l’umidità del sottobosco ha favorito la comparsa dei Boletus edulis (porcini) fino alla seconda decade di ottobre.
Secondo i rilevamenti delle associazioni micologiche lombarde, il 2025 ha registrato circa il 60 % del raccolto medio rispetto al biennio 2022-2023, penalizzato da un settembre più secco e caldo di circa +1,4 °C rispetto alla norma. Tuttavia la qualità dei carpofori è risultata elevata: funghi compatti, con meno infestazioni larvali, segno di un terreno sano e di una crescita più lenta ma regolare.
⚠️ Ricordiamo infine che in molti comuni dell’Insubria (in particolare nel Parco del Ticino, nel Parco Campo dei Fiori e nelle aree protette lombarde) la raccolta è soggetta a tesserino e limiti giornalieri. È sempre consigliato consultare i regolamenti locali e rispettare le quantità consentite (di norma 3 kg a persona al giorno).
🍂 Con novembre alle porte, la stagione volge al termine: resta qualche settimana utile nelle zone più alte e umide, ma la maggior parte dei micologi concorda — i porcini stanno per “chiudere” la loro annata.
Il bosco però non dorme mai: sotto le foglie cadute, il micelio continua a lavorare… e prepara già la stagione 2026.