I Piatti Tipici


La Paniscia

Image
Image
Image

La Paniscia è il più famoso piatto novarese e simbolo del territorio locale, con una storia antica, antecedente all’arrivo del riso a Novara. La ricchezza della paniscia novarese la rende unica, diversa per esempio dall’altrettanto buona cugina vercellese.
Se la preparazione è simile, gli ingredienti sono invece molto diversi, con l’aggiunta agli ingredienti principali del riso, cipolla, fagioli borlotti e salam d’la duja, di cavolo verza, carota, sedano, cipolla, vino rosso (possibilmente delle Colline Novaresi), lardo e cotica di maiale.

Descrizione:

Risotto

Informazioni:

Provincia di Novara

Image

Riso
Cipolla
Fagioli borlotti
Salame della Duja
Cavolo verza
Carota
Sedano
Vino rosso
Lardo
Cotica di maiale

La storia della paniscia novarese è molto antica, risale addirittura a un periodo precedente all’arrivo del riso a Novara!
Sembra infatti che questa ricca pietanza risalga all’epoca medievale, quando erano altri – e molto più poveri – i cereali coltivati nel territorio: panico (da cui pare derivi il nome), segale e orzo.
Con l’arrivo del riso, i contadini – che non conoscevano il cereale – cercarono di spezzarlo, facendolo assomigliare al panico: da qui i termini paniscia novarese e panissa.
Successivamente all’introduzione del riso, intorno al 1500, che ha miglior rendimento nella coltivazione e anche migliori caratteristiche dal punto di vista nutrizionale, i contadini hanno sostituito gli altri cereali nelle loro diete e quindi è arrivata a noi la ricetta nella versione che si è diffusa nell’epoca più recente.

Un risotto speciale, arricchito con ingredienti tipici della cucina piemontese, come il salam d'la la duja, un tipo di salame che viene conservato in vasi di vetro e coperto dallo strutto in modo che si mantenga morbido e la mortadella di fegato, che insieme al lardo donano al piatto un gusto robusto e intenso, insaporito da un brodo di verdure in cui viene cotto il riso.

La Paniscia è un piatto che parla da sè. Si trascina dietro anni e anni di storia, di miseria, di povertà e di guerre. Le storie che ho sentito e che tanti hanno sentito seduti a tavola mentre ne mangiavano un piatto fumante sono tante. I nostri nonni e i nostri bisnonni hanno dovuto vivere momenti davvero tristi.
La Paniscia nasce dall’esigenza di nutrirsi in modo sano, che ai tempi non sempre era possibile, e soprattutto con quello che che c’era, con quello che offriva la terra, con quello che offrivano gli animali.
Ecco allora che vengono uniti meravigliosamente riso Arborio, fagioli borlotti, cotenne, verze, salamino d’la Duja e vino rosso Nebbiolo, tutti prodotti facilmente conservabili nei mesi freddi e di pronto utilizzo.

Per informazioni su ristoranti, trattorie, agriturismo, ecc. dove assaggiare questo piatto puoi rivolgerti a Eatsubria


Contattaci via mail

La Ricetta

La Paniscia alla Novarese


320 gr Riso Carnaroli
200 gr Fagioli Borlotti
300 gr Verza
1 Carota
1 Gambo Di Sedano
1 Cipolla bianca
1 bicchiere Vino Rosso
50 gr Lardo
50 gr Cotenna di maiale
1/2 Salame della duja (salame sotto grasso)
2,5 lt Acqua
q.b. Olio Di Oliva burro, sale, pepe
q.b. Burro
q.b. Sale
q.b. Pepe

Preparazione
Tagliate a cubetti la carota, il sedano, le verze e la cotenna.
Tritate mezza cipolla e rosolatela con l'olio in una pentola dai bordi alti.
Unite le cotenne e dopo 5 minuti le verdure tagliate e i fagioli.
Versate 2 litri e mezzo di acqua e cuocete per due ore e mezza circa.
In una casseruola capiente, tritate l’altra metà della cipolla, aggiungete il lardo e il salame tagliati a cubetti e fateli rosolare per 5 minuti.
Fate tostare il riso nel trito di cipolla e salumi; quando sarà ben trasparente sfumate con il vino; fatelo evaporare e aggiungete poco alla volta la minestra precedentemente preparata.
A cottura ultimata date una generosa macinata di pepe, mantecate con un pezzetto di burro, mescolate e servire subito.


Image

Seguici su:

Contatti per Partner

info@eatsubria.it


©2021 liberacomm.it - Tutti i diritti riservati.